Se a marzo allo sgomento iniziale poi è subentrata subito la responsabilità di riconoscersi in un unico lockdown riferito a tutte le attività produttive, con il dpcm firmato ieri, il capoverso m dell’articolo 1 è un macigno pesantissimo per tutto il settore, la prova, ennesima, sfiancante, di un enorme fallimento:
In un buco nero rischiano di cadere le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo, nessuno pensa alle conseguenze psicologiche della questione, nessuno si prende la responsabilità di comprendere ciò che avviene in un lavoratore che per mesi ha lottato e ora viene riconosciuto, ancora una volta, come un cittadino superfluo, qualcuno che contribuisce in forma minore al benessere sociale ed economico.