” Sempre nella biografia su Steve Jobs, Isaacson ritiene che Moritz non aveva motivo di essere geloso perché in realtà l’allora direttore del TIME, Ray Cave, da tempo aveva commissionato all’artista Segal la scultura del computer che poi fu utilizzata per la copertina dell’ultimo numero della rivista del 1982.
Invece, nel numero con il computer in copertina c’era un profilo di Steve Jobs scritto però da un altro giornalista del TIME, Jay Cocks, che generalmente si occupava di musica rock, e che si basò sulla cronaca scritta da Mortiz.