Durante il 2020, con la chiusura dei servizi di ristorazione è aumentato il numero di pasti consumati a casa, per cui si è visto un boom dei consumi di prodotti come la farina e le uova, oltre che di scatolame e surgelati, utili per fare scorte.
La crescita dell’ittico fresco, settore associato a spese elevate, è dovuta da un lato alla maggiore attenzione per la salute, che spinge molte famiglie a utilizzare più spesso il pesce come fonte proteica, ma anche alla voglia di prodotti ‘gratificanti’ in grado di compensare psicologicamente le privazioni cui ci costringe la pandemia, come crostacei, salmone e prodotti gourmet.