È il mio corpo a fare l’andatura, seguendo chissà quale musica.
Sarà forse questo “il piacere di correre” del quale parlano tutti?
Raramente mi è capitato di correre solo per il piacere di farlo, molto più spesso ho corso per “dovere”, con l’obbligo di seguire una tabella o dei ritmi ben precisi.
Mi è bastato cambiare percorso e cambiare di un minimo il panorama per ingannare la mia testa e farle riscoprire il piacere di correre.