Ha un nome e un cognome la whistleblower che ha sottratto un gran numero di documenti interni di Facebook, girandoli al Wall Street Journal fra fine 2020 e aprile 2021 e consentendo al quotidiano di pubblicare un certo numero di inchieste e approfondimenti che hanno messo all'angolo il colosso, note come "Facebook Files".
Buono per Facebook ma non per gli altri "C'era conflitto tra ciò che era buono per il pubblico e ciò che era buono per Facebook" ha detto Haugen a Pelley, "e Facebook ha scelto più e più volte di ottimizzare per i propri interessi, cioé di fare più soldi".