Il 21 maggio del 1854, in una sala del castello di Font-Ségugne, in Provenza, sette giovani poeti - fra cui Paul Giéra, notaio e proprietario del maniero - si incontrano per dare vita ad un sodalizio il cui scopo è riportare in auge l'antica e nobile lingua provenzale che, otto secoli prima, tanto aveva dato alla letteratura francese ed europea.
Affascinato sin da piccolo dal mondo provenzale, ne penetra la storia, la cultura, la tradizione, la stessa natura, assimilandone appieno il prezioso spirito romantico e, appena conclusi gli studi, si getta anima e corpo nella stesura del suo primo romanzo, "Mirella" ("Mirèio"), poema epico e pastorale in lingua provenzale i cui personaggi divengono un tramite per narrare quotidianità e storia della stessa Provenza.