L’integrazione di queste 110 lingue è stata resa possibile grazie all’intelligenza artificiale e al modello linguistico PaLM 2, mentre due anni fa, quando il traduttore di Google si era già aggiornato con l’aggiunta di ben 24 nuove lingue, era stata utilizzata una funzionalità Zero-Shot Machine Translation, ciò che “andava di moda” prima dell’avvento dell’IA, e che permise al traduttore di Big G di riuscire ad apprendere in pochi istanti le 24 nuove lingue introdotte senza aver alcun esempio.