In caso di grave crisi, come quella che stiamo attraversando, chi paga per primo un prezzo occupazionale più alto sono i precari e in particolare quei lavoratori a termine che hanno durate di lavoro brevi.
Se si pone pari a 100 il livello di occupazione mediamente raggiunto nel periodo immediatamente precedente al diffondersi della crisi da Covid-19, ovvero quello osservato tra dicembre 2019 e febbraio 2020, i dati evidenziano una variazione leggermente positiva per i dipendenti a tempo indeterminato, e una contrazione molto ampia per i dipendenti a termine, oltre a una flessione per gli indipendenti.