Il tesoro dei narcotrafficanti, così è stato chiamato dalla stampa, contava 28 scatoloni pieni di banconote di vario taglio per arrivare ad un totale di circa 15 milioni di euro nascosti in un’intercapedine di un appartamento anonimo di Via Casoretto dove viveva il padre del narcotrafficante.
Molto probabilmente i soldi, trovati in una intercapedine, appartenevano a Massimiliano Cauchi, uno dei narcotrafficanti milanesi più famosi e noti alle forze dell’ordine.