Tornando alla nostra vita, all’idea di non sprecarla e semmai di viverla con la massima gioia, la rinuncia oggi ha un potere, e quindi un’importanza, perfino superiore rispetto ai tempi di Gandhi e di Francesco.
Ovviamente non parlo della rinuncia che nasce dalla privazione, dalla necessità, da una vita che si è impoverita nei mezzi e nelle aspettative.