Visione pessimistica della vita, autoanalisi, autoerotismo, autostima, corteggiamento da manuale, questi alcuni degli elementi vincenti che rendono la storia focalizzata sul rapporto amoroso tra Alvy Singer (Woody Allen) e Annie Hall (Diane Keaton) una pellicola unica nel suo genere.
Opera dichiaratamente autobiografica, preludio di un dramma mascherato che tratta la natura più intima e controversa del rapporto tra uomo e donna, contraddistinta da una narrazione apparentemente distaccata e da un umorismo basato principalmente sulle citazioni, Io e Annie inaugura l’era della critica del cinema iper-intellettuale ed iper-testuale, quella dei recensori in prima fila pronti a discutere di avanguardie e messaggi nascosti.