à difficile esprimerlo a parole, considerando che sono sensazioni che si possono percepire chiaramente non appena si inizia a spendere del tempo, pad alla mano, all'interno della Boemia di Kingdom Come Deliverance II, ma tutto sembra più fluido, curato, rifinito e, soprattutto, meno grezzo rispetto al passato.
Al netto di quello che si può effettivamente fare all'interno del mondo di gioco, e di cui vi parlerò fra pochissimo, il ritmo compassato di Kingdom Come Deliverance II, la sua essenza "altamente simulativa" (messo fra virgolette perché in molti avranno da ridire in merito) e il suo voler immergere il giocatore nella quotidianità della Boemia del XV Secolo, port inevitabilmente il giocatore a "giocare di ruolo", andando a immedesimarsi in Henry e a condurre una vita fatta di lavoro, esplorazione, incarichi al limite del mercenario, compravendita, forgiatura e tutto quello che costellava una giornata qualunque i quel periodo storico oramai lontano.