Tutto in Nick Cave procede per contrasti, proprio come nelle grandi narrazioni, dove l’eterno conflitto tra bene-male, Eros e Thanatos, è quello che più di ogni altro impegna l’uomo e indirizza la sua ricerca.
Di questo e molto altro, nel giorno del suo compleanno, lo possiamo ringraziare.
Non solo nella musica, ma anche nei suoi film documentari – come One More Time With Feeling (regia di Andrew Dominik) che documenta le registrazioni di Skeleton Tree, affrontando le ripercussioni intime del dolore causato dalla tragica e prematura morte del figlio Arthur – Nick Cave ci racconta come la fede non sia fatta per cercare risposte, piuttosto per essere interrogata, per contenere la lacerazione, accompagnare l’uomo e rappresentare un punto fermo.