I costi di produzione dell'olio extravergine in Puglia sono quintuplicati a causa dei costi delle bollette e dei rincari di materie prime, etichette e vetro che stanno mettendo in ginocchio le aziende olivicole e i frantoi.
«Non è più rinviabile un piano strategico nazionale dell'olivicoltura che metta al centro le aziende che sono sul mercato, producono reddito e occupazione, oltre al recupero dei tanti uliveti abbandonati che devono essere rinnovati per ridare ossigeno e speranze ai territori, proseguendo a livello internazionale la battaglia per tutelare la qualità del nostro olio extravergine d'oliva, cercando di cambiare anche alcuni parametri che penalizzano i nostri agricoltori già vessati dal cambiamento climatico e dall'aumento sconsiderato dei costi energetici», dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.