La relazione tra la depravazione immorale – ma in realtà in possesso di una morale forse più alta – della sensuale Contessa (che gli dà del tu) e la difficoltà dell’acuto poeta a eludere il pregiudizio (che le dà del voi), oltre a essere un geometrico dialogo tra il pudore e la virtù, è anche un esplicito richiamo al contenzioso classico tra arte e vita, che Palazzeschi dispone forse in modo troppo schematico ai poli opposti, finendo per darne una idea piuttosto dogmatica.