ROMA - Sono state svelate le tracce submillimetriche dei composti usati da Raffaello per dipingere la "Fornarina" uno dei suoi capolavori più conosciuti oggi custodito a Roma, a Palazzo Barberini.
Il restauro show della Fornarina che amò Raffaello di ALESSANDRA PAOLINI "Lo scanner multi-canale - spiega Paolo Branchini, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)- Roma Tre e coordinatore del progetto MUSA - con il quale abbiamo condotto le analisi sulla Fornarina rappresenta un brillante esempio di come una tecnologia d'avanguardia sviluppata inizialmente per rispondere alle esigenze della ricerca in fisica fondamentale, in particolare per la realizzazione di rivelatori di particelle, possa poi trovare applicazione in ambiti di ricerca anche molto diversi, portando un contributo fondamentale nello studio e nella conservazione dei beni culturali".