Il tasso di rivalutazione così ottenuto sarebbe di 0,999785, cioè il montante contributivo nel 2022 sarebbe ridotto, anziché aumentato.
Per gli importi soggetti al metodo contributivo gli assegni delle pensioni si ottengono sommando tutti i contributi versati negli anni considerati dal lavoratore.
Chiaramente, gli effetti negativi di tale onere verranno meno quando l’economia italiana avrà recuperato del tutto la perdita accusata durante la pandemia, continuando semmai a gravare marginalmente per quei lavoratori che nel frattempo fossero andati in pensione.